darktears
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La scorsa settimana ho visitato la mostra a Palazzo Diamanti di Ferrara dedicata a Matisse. Come ogni mostra che organizzano in questo polo la scelta dei quadri , la disposizione e le note sono davvero bene fatte e catturano lo spettatore.
Sono entrata incuriosita da questo signore francese che iniziò ad amare la pittura perché bloccato a letto ed annoiandosi fortemente motivato dall'odio per il "piattume" riuscì ad evadere dalla noia!
Influenzato dai post impressionisti fece del colore la materia principale dei suoi lavori.
I Fauves, le belve, questa corrente anche se pur di breve durata e povera di manifesti segnò la poetica artistica del tempo in maniera decisiva.I Post impressionisti nordici quali Van Gogh e Munch ma anche Gaugin e Cezanne segnano la poetica di movimento che in maniera meno violenta e sofferta degli espressionisti tedeschi e con un minor interesse nel polemica nei confronti della società aggredisce con la violenza del colore colui che si avvicina al quadro. Abolizione della prospettiva, colore puro a volte sparato dal tubetto, come un proiettile, direttamente sulla tela contornato, racchiuso, circoscritto da una linea pesante e nera che imprigiona questi innaturali doni di colore rendendoli gli unici grandi protagonisti.
Matisse è gioioso il colore, le stoffe ,le donne hanno pace nelle violenza o purezze della loro irrealtà. Ci osservano curiose straiate in meravigliose stanze dal profumo orientale, ci accorgiamo appena ma in fondo al disegno si nascondono gli odori speziati dell'incenso. Ci sono belle ragazze francesi che si concedono lascive nei loro vestiti bianchi su poltrone impossibili al caldo sole della Riviera. E poi si danza liberi nudi primitivi , ci sono foreste di esseri misteriosi e lunghe figure nere volano in cieli stellati con cuori luminosi e puri.
Matisse ha colpito il mio immaginario lasciandomi stordita ed appagata come dopo un lungo sogno avventuroso attraverso la natura umana.
"Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni." Henry Matisse.
Matisse: Il colore e la sua forza.
sabato 15 marzo 2014